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Una raccolta poetica scandita da tre momenti che raccontano il ritmo del tempo e del cuore, l'evoluzione dell'anima e dei pensieri. Momenti come cerchi concentrici concatenati gli uni negli altri perché la vita non si muove per salti ma s'incardina tra il prima e il dopo di quello che è il viaggio dell'esistenza: "negli anni/ ho viaggiato .../ con i miei ricordi". Ed è per questo che i versi necessitano di una lettura in continum così che il lettore sappia orientarsi nei meandri del sentire e compiere un "viaggio" che porta in quel palpitante, intenso, spesso dolente, guazzabuglio del cuore che l'io lirico mostra in tutta la sua nudità. I versi sono una circumnavigazione nei sentimenti e, tra loro, guizza il dolore: "sentirsi morto dentro/ pensare e ripensare/ parlare e far finta di ascoltare/ obliarsi e ammutolirsi/ piangere e sfogarsi/ riflettere e poi ancora riflettere/ avere un viso teso/ poter vedere il passato e/ non avere un futuro..." Perché il dolore attraversa e smembra questi versi e, proprio grazie a loro, si distilla e si soffonde così che, lentamente, possa essere meno annichilente e farsi "calore di fiamma lontana" che arde, sì, ma non arroventa.