Le grotte degli «sbariati» e il Museo della Civiltà Rupestre e Contadina di Zungri di Cinquegrana Giuseppe - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Le grotte degli «sbariati» e il Museo della Civiltà Rupestre e Contadina di Zungri

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L'insediamento è datato tra il XII e il XIV secolo d.C. e va ricollegato al processo di immigrazione di gruppi etnici provenienti dall'Oriente (monaci per lo più) verso le coste calabresi che, sfuggendo alle scorrerie arabe, trovarono tra queste alture il giusto riparo nelle grotte e formarono quelle culture che, nel tempo, divennero tratto distintivo di questo territorio che oggi ritrova, in questo stupendo insediamento rupestre, l'identità storica che diede vita al centro di Zungri - ormai, da tempo, definita la "Matera della Calabria", proiezione di un turismo storico, archeologico e naturalistico nei racconti della storia millenaria del Mediterraneo. Lo spazio antropizzato delle 100 grotte su una superficie di 8 km2 - "insediamento principe del Poro", come lo ebbe a definire l'archeologo Achille Solano (1998:75) - costituisce un cavernous a cavallo di due località: Chiusa e Fossi, lungo il torrente Malopera. Le Grotte degli "sbariati" - insieme al Museo della Civiltà Rupestre e Contadina - sono da tempo all'attenzione di archeologi, antropologi, studiosi del folklore, psicologi e sociologi provenienti da tutto il mondo.

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