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Indiscusso protagonista della vita culturale della Germania di Weimar, Siegfried Kracauer (1889-1966) ha attraversato la "superficie" della sua epoca privilegiando un approccio diretto con la realtà, al fine di salvare dall'oblio il più piccolo brandello di umanità e di dare risalto a ciò che è residuale o considerato "fuori posto". E così i prodotti dell'industria del divertimento, le storie di vita delle commesse che trascorrono parte del loro tempo libero al cinematografo, le mode letterarie o quelle situazioni sociali generalmente poco osservate, perché non contemplate dalla statistica, come le difficili condizioni di lavoro degli impiegati, la miseria crescente dei disoccupati e la precarietà esistenziale dei senzatetto, si presentano agli occhi di Kracauer come fenomeni estremamente importanti, poiché è attraverso di essi che è effettivamente possibile vedere le cose per quelle che sono. Muovendosi ininterrottamente tra le apparenze, i sogni e le speranze di un'intera epoca, Siegfried Kracauer ha saputo penetrare la "densità del vissuto" svelando la "struttura nascosta del mondo".