Tab Article
"Questo libro (di storia, di poesia, di psicologia, diario intimo, di classe, di famiglia, di paese e di territorio), così alieno dalla retorica consolidata in mezzo secolo, ha un titolo da età giovanile... Come se il tempo si fosse fermato, fissato per sempre nella pellicola della memoria e lo scrivere non sia altro che proiettarlo in parole rese consapevoli dalla lunga meditazione. A scriverlo è stata Luciana Quartieri De Lucchini, sfollata da La Spezia a Mocrone nei cinque anni tra i più tragici della storia italiana. Proprio lì, in quel paese d'altri tempi, capita quel rudere di uomo che era stato uno dei padroni del mondo. E, incredibile a dirsi e a credersi, proprio quel paese nascosto alla vista diventa l'osservatorio privilegiato per conoscere e capire non solo la storia di quei sei anni (1940/45), ma anche quella dei suoi protagonisti, gente comune e giovani straordinari... C'è la freschezza di un cuore giovane in questo libro, di un cuore che ha continuato sempre a cantare." (A.Z.). Il Corriere Apuano, 25 settembre 1999. Prefazione di Maria Luisa Tozzi.
