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Girolamo Savonarola, per i fiorentini semplicemente "il Frate", costituisce con la sua predicazione, i suoi scritti ed i suoi interventi per la realizzazione di un governo "democratico" della città di Firenze, il punto di svolta nella storia della città, sino a quel momento governata, a partire da Cosimo il Vecchio, dalla famiglia Medici. I testi che qui si pubblicano, per la prima volta dalla fine dell'Ottocento, ci restituiscono, con grande immediatezza, l'umore di una parte considerevole della città che vide nella persona del Frate lo strumento inviato da Dio per una corretta linea di condotta politica e religiosa. Cacciati i Medici, si trattava di trovare un modello di governo che salvaguardasse i diritti di una classe media all'interno e garantisse con diplomazia la sicurezza all'esterno. Il che poteva realizzarsi solo con un ordinato e coeso comportamento delle classi più abbienti, alle quali in particolare era diretta la predicazione savonaroliana. Le due Cronache che qui si pubblicano sono una testimonianza, semplice e diretta, dell'operato del Frate da un lato e della concreta realtà storica dall'altro. Indice: Premessa - Placido Cinozzi, Epistola de vita et moribus Savonarolae - Estratto della Cronaca di Simone Filipepi novamente scoperto nell'Archivio Vaticano - Alcune Memorie notabili di fra Girolamo Savonarola - Nota di alcuni particolari pertinenti al Padre fra Girolamo Savonarola da Ferrara - Indice dei nomi.