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Di stirpe regale e delicata bellezza, come scrive Paolo Diacono, la figura della regina Teodolinda è stata al centro del secondo convegno internazionale del Centro studi longobardi. Un tema storico-istituzionale nel solco della migliore tradizione medievistica che, tuttavia, muove all'interno del più ampio percorso di valorizzazione del sito seriale UNESCO "I longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)", con particolare riguardo al complesso archeologico di Castelseprio-Torba e della piccola chiesa di Santa Maria "foris portas". Il contesto politico-religioso e culturale europeo, in cui è vissuta la cattolica sovrana di origini bavaresi, si collega a una realtà monumentale tra le più interessanti e discusse dell'area del Seprio, scoperta da Gian Piero Bognetti. I molti aspetti che toccano i problemi legati all'evangelizzazione e al pontificato di Gregorio Magno, allo scisma dei Tre Capitoli, alle relazioni con l'oriente bizantino, al monachesimo italico e insulare, fino alla memoria che il ricordo di Teodolinda ha consegnato alla storia dialogano con le esigenze attuali di riflettere sui resti di un passato che interroga la società odierna.