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Questo libro rappresenta un doveroso omaggio a Giulio Natta, nel centenario della nascita e nel quarantennale del conferimento del Premio Nobel. Unico italiano ad aver ricevuto l'ambito riconoscimento per la chimica, Natta, con la scoperta del polipropilene isotattico, ha aperto una vicenda industriale di grandissimo rilievo scientifico e pratico che ha generato, a livello mondiale, numerosissimi posti di lavoro e un'ingente ricchezza (il polipropilene è il quarto prodotto chimico per valore economico dopo polietilene, poliestere e ammoniaca). Una parte significativa di questa vicenda si è svolta a Terni, presso la Società Polymer che ebbe il compito, subito dopo la scoperta del nuovo polimero, di sviluppare un processo di produzione industriale e di studiare la sua conversione in fibra e film. Alla celebrazione del grande scienziato e al ricordo appassionato del lavoro svolto a Terni nel solco da lui tracciato si intreccia, però, anche la descrizione delle amare vicende societarie che hanno portato alla progressiva dissipazione di un ingente patrimonio di conoscenze e all'uscita definitiva da quella che è stata considerata "l'ultima grande avventura italiana nell'innovazione".