Tab Article
Agli inizi del III sec a. C., Tarentum e l'intera Messapia erano ormai destinate a soccombere di fronte alla straordinaria potenza militare di Roma. Plaratames di Manduria, giovane e valoroso discendente di Arthas il Grande, temendo la ripresa del conflitto con Roma, si recò a Taranto in veste diplomatica alla ricerca di un accordo per fronteggiare l'imminente pericolo. Nel frattempo, strani segni premonitori si stavano manifestando nei cieli della Messapia e, in particolare, presso il santuario di Damatra Sturnia. Il responso della dea fu molto chiaro. Le legioni romane ben presto sarebbero ritornate per sterminare tutti quelli che si opponevano al loro imperium. Le forze straniere e i loro mercenari, con la scusa di prestare soccorso alle popolazioni messapiche, tentavano di impadronirsi delle loro terre. Prima di soccombere sul campo di battaglia combattendo strenuamente per il suo popolo, l'estremo desiderio del valoroso Plaramates era stato quello di essere almeno ricordato dai suoi posteri come un eroe. Ma i Romani, cancellando i Messapi dalla Storia, resero vano anche quel suo sacrosanto, ultimo auspicio.