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"Anche nella seconda metà del Novecento, il viaggiatore francese si rivela un sociologo-poeta, un amante del nuovo e dell'antico, errando verso l'io, il suo e quello dell'essere umano, tra mito e realtà. La sua Puglia è ancora paradiso e purgatorio, giardino e terra con zone problematiche. Da un lato un luogo della felicità, quasi un grande presepe, un azzurro paesaggio di luce e una terra del passato, dall'altro la realtà della irrisolta questione della distanza dal Nord. Anche nelle testimonianze più recenti, appaiono con tutta evidenza la questione meridionale e il difficile rapporto tra Sud e Stato centrale, come se ci fossero ancora due Italie."