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Lo scrittore vagabondo con l'immancabile sigaretta. Un giorno grigio di vento. Una luce chiara all'orizzonte. Luca Viviani guardò le case, le colline, la scogliera e il mare spazzato dalle raffiche di bora. Trieste era ancora lontana, coperta dalle nuvole di una primavera che non voleva arrivare. Aveva qualcosa di magico che non riusciva a spiegare. Quasi fosse nata da un blu senza tempo. Cielo e acqua uniti in un unico abbraccio pieno di mistero e segreti. Segreti. Come quelli su Cagliostro che presto avrebbe risolto fra i riflessi e le pieghe nascoste di una città che amava. La sigaretta finì ed fu subito un'altra. Una piccola luce nelle prime ombre della sera, nel sogno di una nuova estate. Non restava che andare. Un'altra volta a Trieste.