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A volte sono i casi della vita a cambiare il corso di una storia, dell'esistenza di un individuo. Piccole schegge di tempo che si frantumano casualmente sullo specchio appannato di un mondo senza futuro. Luca Viviani stava cercando di sopravvivere agli eventi, a quell'onda scura e minacciosa che un gruppo di persone gli aveva rovesciato contro. Stava perdendo il bene più grande che un uomo potesse possedere: la speranza. Si sentiva solo. Troppo solo per affrontare una guerra che considerava già persa. Uno contro tutti. Una raffica di vento, di bora gli sferzò gelidamente il viso. I gabbiani sul molo Audace volteggiavano sul pelo delle onde che s'infrangevano violente sulle pietre. Uno si staccò dal gruppo dirigendosi verso di lui. Gli andò incontro, camminando velocemente sul molo deserto. Si stava inzuppando completamente. La pioggia avrebbe spazzato via inquietudini e paure. Il gabbiano solitario era ancora sopra la sua testa. Quasi fermo. Combatteva strenuamente con la bora che lo spingeva lontano verso il mare aperto. Identico a lui. Un viaggiatore nel vento.