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Il giorno 8 giugno dell'anno 1768 fu assassinato a Trieste J.J. Winckelmann, "Principe del classicismo", il più celebre storico dell'arte antica, conosciuto in tutta Europa. Il delitto, avvenuto nel principale albergo della città, la "Locanda Grande", alimentò molte fantasie e ipotesi, puntando l'attenzione soprattutto sull'omosessualità di Winckelmann e sulle sue frequentazioni. L'autore del delitto, Francesco Arcangeli, che si trovava per caso alla "Locanda Grande" nello stesso periodo di Winckelmann, subì un'orribile pena di morte per il suo misfatto, esecuzione che ebbe luogo sulla pubblica piazza, di fronte alla "Locanda Grande", alla stessa ora in cui presumibilmente compì l'omicidio. Tutta la vicenda, che ha affascinato a lungo scrittori e commediografi, suscita ancora molti interrogativi e dubbi che le pagine di questo libro intendono svelare e sciogliere. Premessa di Elvio Guagnini.