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Scritto nel 1919, l'"ABC del comunismo" risponde alla volontà di Bucharin e Preobrazenskij di fornire ai militanti del Partito comunista sovietico un manuale politico di facile lettura. Diversamente dagli intellettuali, che comunicano le loro idee in saggi e riviste, operai e contadini hanno bisogno di un testo che esponga gli scopi e i compiti del comunismo in modo semplice e diretto, corredato però anche da una esaustiva spiegazione, oltre la generalità delle pagine marxiane, delle circostanze particolari e contingenti dell'epoca. Questo "manuale elementare del sapere comunista" fu, infatti, tra i saggi raccomandati dalla Terza Internazionale ai partiti comunisti del mondo, come strumento di diffusione di quella dottrina che, a partire dalla Rivoluzione d'ottobre, doveva condurre, attraverso la fine della società capitalistica, all'instaurazione del socialismo.