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Luigi Cecchini dipinge un affresco del mondo criminale organizzato americano, provando a inquadrare il passaggio dalle gang, con le loro gesta da banditi e rapinatori di banche, al "gangsterismo moderno", retto da regole inviolabili, vincoli e legami a noi invisibili. Lo fa attraverso il racconto delle vite di personaggi capaci di incutere terrore e fascino allo stesso tempo, dal famoso boss di Chicago Al Capone, morto sull'isola-carcere di Alcatraz, a Vito Genovese, uno dei tanti membri di Cosa Nostra in America. Una delle opere che illustra non solo l'ascesa e il declino di uomini divenuti veri e propri "miti" del crimine, ma che fa emergere anche il lato sommerso e tortuoso della loro natura.