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Fino a che punto possono essere considerati infantili e innocenti personaggi come Paperino, Zio Paperone, Topolino, Pippo e tutti gli altri protagonisti del mondo Disney? Il critico letterario Ariel Dorfman e il sociologo Armand Mattelart rivelano il sottotesto ideologico delle strisce a fumetti più lette e famose del mondo. Pubblicato in Cile nei primissimi anni settanta e rimasto a lungo sotto censura durante la dittatura di Pinochet, Come leggere Paperino mostra come, in maniera tutt'altro che ingenua, l'universo Disney sia espressione dell'imperialismo culturale americano e manifesto della vittoria del sistema capitalista. La vita a Paperopoli e Topolinia si svolge all'interno di un'utopia borghese in cui i rapporti sociali sono consolidati e irremovibili. E allora, nelle intenzioni degli autori, capire "come leggere Paperino" significa rifiutarsi di "inghiottire e digerire la propria condizione di sfruttamento", impedire all'imperialismo e all'ideologia borghese di esercitare una sottile, e per questo tanto più pericolosa, forma di monopolio sulle idee e sui sentimenti.