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Mentre la Germania nazista occupava parte dell'Europa, Parigi, Bruxelles, Amsterdam e la stessa Berlino continuavano a essere unite da un sottile "filo rosso" che terminava nelle mani di Leopold Trepper, direttore di quell'estesissima rete di spionaggio sovietica che la Gestapo aveva soprannominato "Orchestra Rossa". Ed è proprio nel cuore dell'impero nazista che l'Orchestra Rossa tesseva la sua tela e che, nonostante le perdite - decine di suoi membri vennero decapitati, fucilati o impiccati -, continuava a sferrare colpi mortali al nemico. Ai confini tra romanzo e documentario, l'opera di Gilles Perrault ricostruisce la vita dell'Orchestra Rossa.