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La Rivoluzione francese ha lasciato alla storia contemporanea una singolare eredità: ha instaurato il dominio di classe della borghesia, ma nello stesso tempo lo ha, fino dalle sue origini, inficiato di illegittimità. Raramente una dominazione di classe è stata così completa, ma altrettanto raramente è stata fin dal suo nascere contrastata con tanta asprezza. Perché questa eredità così contraddittoria? Ma soprattutto, domanda fondamentale che molte altre ne implica, che rapporto c'è tra libertà e proprietà? E quest'ultima ne rappresenta la salvaguardia o, piuttosto, la negazione? In che cosa consiste in ultima istanza la democrazia? Maranini indaga la crisi aperta dalla rivoluzione in un'opera originale ed efficace che, oltrepassando schemi interpretatavi parziali, fa emergere i problemi politici, giuridici e sociali del mondo contemporaneo rimasti insoluti.