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Etica atea per un partito filosofico, pronto ad agire nell'epoca giusta. Questo libro espone la novella dell'ateismo maturo di cui Voltaire si è fatto cantore. A metà del Settecento, infatti, il pensiero europeo compie il definitivo distacco dalla tutela di un dio unico, soggetto onnipotente, libero, mente pura di un sapere inaccessibile all'uomo. Affermare in pubblico che l'ateo può essere virtuoso, cioè partecipare al bene della società è finalmente possibile. Il cammino verso la pace perpetua ha incontrato la statura morale di Spinoza, l'ebreo ateo morto senza chiedere perdono. Per agire come atei per la società non è più necessario bere la cicuta, diventata ormai solo amaro prezzemolo.