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Il romanzo «La preda», il secondo del ciclo dei Rougon-Macquart (1871-1893), inizia ad apparire sulla rivista «La Cloche», ma poi la pubblicazione viene interrotta perché il contenuto è giudicato troppo scandaloso. La pubblicazione in feuilleton non verrà mai ripresa e il romanzo apparirà in volume solo nel 1871. Insieme a «L'argent» fa parte di un dittico dedicato da Zola alle avventure della Borsa di Parigi e alle grandi speculazioni finanziarie durante l'Impero di Napoleone III. Al centro di entrambi i romanzi vi è Aristide Rougon, detto Saccard, un vero e proprio "sacerdote del dio denaro", che, partito da umili origini, si arricchisce enormemente nella Parigi trasformata da Haussmann grazie a spregiudicate speculazioni immobiliari. Una trama che si affianca alla trama parallela del romanzo erotico, nella modalità del triangolo amoroso e che fa di questo romanzo un raro e imprescindibile "unicum" del romanzo realista.