Tab Article
"Un ladro di identità. Così Tomas amava definirsi. Chi conosce la sua storia e la sua arte sa di cosa stiamo parlando. Di preparazione, di psicologia, di immedesimazione, di concentrazione, di istinto, di verità. Tomas creava, viveva, sentiva il personaggio da interpretare: sentiva la sua anima, i battiti del suo cuore, sia che questi fosse un dittatore sudamericano. [...] L'autore del saggio che vi apprestate a leggere sa bene tutto ciò ed ha voluto approfondire, con cognizione di causa, alcune interpretazioni dell'attore cubano che hanno lasciato il segno nel cinema d'autore italiano e statunitense. Lavori profondi, sentiti, quindi 'vissuti' dal protagonista, senza star troppo a pensare alle dimensioni delle parti o al primo nome sul cartellone. Tomas amava dare 'cazzotti' al proprio pubblico, amava sorprenderlo con le proprie interpretazioni dal singolare trasformismo." (dalla prefazione di Giorgio Navarro)