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Il graphic novel scritto da Sandrine Martin, racconta la vita di due donne: Mona, profuga siriana che, appena approdata ad Atene, scopre di essere incinta, e Monika, ostetrica che lavora al centro d'accoglienza al quale si è rivolta la donna siriana. La narrazione si sviluppa lungo tutta la durata della gravidanza di Mona, iniziando ad Atene - dove lei e suo marito sono approdati dopo esser scappati dalla Siria - e concludendosi a Berlino, meta dei due coniugi, dove raggiungeranno la sorella di Mona. Tra le due si sviluppa una forte empatia che le porterà, nel corso della storia, ad instaurare una solida amicizia. Il racconto a fumetti è ispirato al progetto EU Border Care, condotto da un'equipe di antropologhe dirette da Vanessa Grotti - antropologa sociale dell'Università di Bologna - nei principali snodi di flussi migratori, quali Atene, Melilla, Lampedusa, la Guyana Francese e l'Isola Mayotte. EU Border Care è l'acronimo di un progetto di ricerca quinquennale finanziato da un ERC Starting Grant (2015-2020). Si tratta di uno studio comparativo delle politiche sulla maternità tra migranti privi di documenti nelle periferie dell'Unione Europea. Lo scopo di EU Border Care: A differenza di altre categorie di migranti, le donne incinte e senza documenti sono un fenomeno in crescita, ma vi sono pochi studi di scienze sociali o sulla salute trattano l'assistenza alla maternità per migranti all'interno dell'Unione Europea. Questo argomento tuttavia ha delle implicazioni urgenti: i recenti eventi geopolitici del Nord Africa e del Medioriente hanno scatenato un notevole aumento di donne in gravidanza che entrano nell'Unione Europea con situazioni irregolari e presentando una serie di problematiche che i servizi di maternità in prima linea sulle frontiere dell'Unione Europea devono affrontare, spesso con poca preparazione o poco supporto da parte delle autorità nazionali o internazionali. Come funziona EU Border Care: EU Border Care si pone come obiettivo quello di tracciare una rete di servizi di assistenza alla maternità nelle periferie europee che si trovino ad affrontare un incremento di flussi migratori. Il team del progetto si impegna ad analizzare il tema della maternità migrante attraverso tre prospettive di ricerca interconnesse: le donne migranti, il personale sanitario e le agenzie istituzionali regionali.