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Dopo qualche cenno sui concetti di tempo e di spazio in fisica, psicologia, mitologia e quotidianità, gli autori espongono i risultati di ricerche sulle basi neurali delle rappresentazioni di spazio e di tempo, sottolineando come la linea mentale del tempo, nonché alcune attività astrattive della mente, come numerosità, serialità e quantità, si basano su rappresentazioni spaziali. Considerano anche come si è articolato il concetto di soggettività nella filosofia occidentale. Si raccordano poi con i principali problemi dell'odierna filosofia della mente, cercando di contestualizzarli in una prospettiva neurobiologica ed evoluzionistica. Riferendosi ad alcuni nodi ed antinomie in filosofia della scienza, concludono sottolineando le specificità della mente umana nell'attribuzione di senso alla realtà.