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La creatività è stata sempre considerata la più alta qualità umana. Ed è stata sempre negata alla metà femminile dell'umanità, sia nella cultura dotta sia in quella popolare. Oggi che la recente liberazione del costume ha liberato anche le risorse femminili e le donne stanno dimostrando una straordinaria creatività in tutti i campi, è utile rivolgere uno sguardo di genere anche su questa potenzialità umana e sulle condizioni della sua liberazione, illuminando i suoi meccanismi profondi e insieme gli aspetti oscuri della storia delle donne. L'analisi fa emergere la condizione storico-sociale della "scrittrice", che per essere tale non è esente dalla comune condizione femminile, ma anche il senso dell'essere donna quale è stato fino a tempi recenti. "Scrittrice o scrittore?" può essere considerato la continuazione del precedente saggio della stessa autrice, "Le parole di ieri sulla donna", del quale adotta lo stesso approccio antropologico e storico-sociale, in una ricerca tra passato e presente.