Tab Article
Oggi in Italia la dialettalità va scovata all'interno di repertori sempre più complessi. In qualche modo, come si vede dai saggi raccolti in questo volume, sono stati rotti i confini: nel parlato, nello scritto, nell'uso dei media, dei cellulari, dei computer emerge una rinnovata vitalità dei dialetti, attorno ai quali si vanno creando osmosi linguisticamente interessanti. Si può cogliere il mutamento della realtà linguistica italiana, in piacevole bilico tra italiano e dialetto, nel parlato filmico di Monicelli, nei dialoghi di Pieraccioni, nella comicità di Checco Zalone o di Ficarra e Picone, nei testi delle canzoni, nella dialettalità che affiora persino nel magico mondo dei cartoons, attraverso le parodie delle versioni originali di Peppa Pig, dei Simpson... Il protagonismo linguistico e culturale di Roma, o di Napoli, traspare, attraverso il dialetto, nel mondo dei nickname e dei fake. In tutta questa ricchezza di usi, in questi rinnovati sussulti di vitalità, resta aperta una domanda: perché ai bambini oggi non si parla più dialetto?