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I ventidue scritti raccolti in questo volume vertono su vari fenomeni letterari compresi tra il secolo XIII e il XXI. Trattano sia temi generali, come le prime configurazioni del concetto di autore (1200-1350), la lode strumentale della sana e lieta vita dei campi (1320-1480) e l'ideale romantico dell'Altrove, sia argomenti specifici, dalla collezione di testi con lo stesso capoverso composti da Charles d'Orléans e dal suo cenacolo alle caratterizzazioni di Alessandro Magno tra Medioevo e Rinascimento, dall'evoluzione della poetica di Joachim Du Bellay osservata attraverso le immagini nautiche alla ricomposizione da parte di Montaigne e di Chateaubriand, nel Libro e grazie al Libro, di un'identità percepita come polimorfa, erratica nel tempo. Due capitoli si riferiscono a esercizi critici di Benedetto Croce e di Erich Auerbach sopra temi francesi, altri toccano questioni di natura teorica, in forma diretta (stato presente degli studi di teoria letteraria in Francia) e indiretta: fondamenti concettuali e metodologia dei volgarizzamenti trecenteschi, riscritture (Mallarmé), dinamiche intertestuali di natura ed epoca diversa (Fogazzaro/Chateaubriand, Tabucchi/Baudelaire).