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"Voglio essere attore del mondo": con queste parole un bambino di nove anni racconta la sua presa di parola attraverso il teatro e la sua volontà di rimanere attore anche nella vita. Le esperienze di laboratori teatrali condotti dal regista Alberto Riello fanno parte di quel movimento di Teatro della scuola che mette al centro il desiderio di esprimersi e di partecipare dei bambini e dei ragazzi, dando vita ad un'esperienza di cittadinanza importante: una presa di parola simbolica, a nome di una generazione alla quale non si dà quasi mai voce. Anche attraverso l'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, la scuola può essere un laboratorio per vedere e comunicare i processi di costituzione della nuova società, attraverso i pensieri e le aspirazioni dei suoi futuri protagonisti. Essere attore è un diritto dell'uomo, connesso con la sua natura: tale diritto deve essere preservato anche dalla scuola e dal suo rinnovamento.