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"Ne 'La custodia degli aquiloni' la Carli, con mente assorta, si china sulla pagina bianca, coglie il suono del vento, riconosce la musica, l'armonia; ella si volge costantemente al 'bello', "con sorprendente vigore" (...) È, quindi, un continuo altalenarsi di sentimenti che Rina coglie negli stessi istanti in cui si manifestano in un ribollire festoso di forze che ella mette in campo per trattenere quel raggio minuto (la poesia, la felicità?) a segnare sicura la rotta. Forse è ancora più seducente la seconda silloge, compresa nella raccolta 'Goccia su goccia'. È la descrizione di un'atmosfera impalpabile che si fa tepore, sia che un vento accompagni il silenzio, sia che il senso di un fiocco bianco manifesti la sua perfezione, la pienezza di sentimenti saziati nella felice memoria." (dalla prefazione di Adriana Agostinis)