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Gli esercizi di autodispiegamento di un immaginario radicale e onirico all'interno di uno spazio della città hanno luogo e possono avere luogo, soltanto entro e attraverso le due dimensioni dell'istituente e dell'istituito. I saggi contenuti in questo volume descrivono e raccontano la complessità dell'autonomia di un sistema di forme e pratiche alternative di recupero del mercato coperto della città di Terni, un percorso in cui le diverse ipotesi e i diversi percorsi di ricerca rappresentano azioni come nomos, dike e telos in una prospettiva eccentrica e propositiva. È a partire dalla riscoperta dell'autenticità degli spazi, dal recupero della grana fine dei luoghi che si può ripensare l'esperienza della ricezione e la rappresentazione degli spazi, una via d'uscita possibile all'indifferenza, all'esclusione e alle sommarie percezioni degli spazi cittadini come rapporti autonomi fra ridondanza del disagio e la realtà del disagio stesso.