Tab Article
Il pensiero di Leopardi ha generato un grande lavoro interpretativo e molte ricerche critiche per cercare definizioni, formule esaurienti e chiarimenti per arrivare a comprendere la sua eccezionale personalità; a volte, questa mole di lavoro è andata oltre il pensiero stesso del Filosofo-Poeta. Sembra impossibile trovare un Leopardi poco conosciuto, eppure ci sono tre aspetti apparentemente marginali che riguardano la vita e la sua opera, poco o per nulla affrontati. Una nuova interpretazione del suo idillio più famoso, "L'Infinito", analizzato in chiave filosofica e psicologica e attraverso le correzioni al primo manoscritto autografo conservato alla Biblioteca Nazionale di Napoli; un'indagine sulla certezza ormai consolidata che l'idillio «L'Infinito» sia stato composto nel 1819, come vuole la critica leopardiana, con una diversa ipotesi proposta; infine il rapporto di Leopardi con il "danaro" e la "cambialina" che tanto lo angustiò dal 1827 fino alla morte. Un Leopardi insolito e poco conosciuto che viene riscoperto in dimensioni meno note e inconsuete, tanto da sembrare quasi inutile, oggi, voler parlare di lui argomentando nuovi aspetti e temi della sua opera.