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Ad Harlem, tra la 155a Strada e l'Ottava Avenue, c'è un campo da basket diverso dagli altri, il luogo dove gli dei del basket tornano uomini e sfidano gli eroi della strada. È il Rucker Park, un playground su cui risuona l'eco delle giocate dei grandi: da Jabbar a "Doctor J.", da Carter a Iverson. Oltre a loro, però, il campo è stato illuminato dal talento di decine di campioni di strada, nomi indimenticabili come quelli di Earl "The Goat" Manigault, Herman "Helicopter" Knowings, Joe "The Destroyer" Hammond, Richard "Pee Wee" Kirkland... Sono loro i veri protagonisti del torneo ideato da Holcombe Rucker, un ex marine che lavorava come addetto al verde pubblico di Harlem. Holcombe sapeva quanto la strada fosse pericolosa per i ragazzi e decise di provare a salvarli. Il basket era la sua soluzione. Grazie a lui, il playground che gli è poi stato dedicato divenne il centro della vita del quartiere, un luogo in cui si potevano trovare anche solo un consiglio e un sorriso. Il libro di Vincent M. Mallozzi, nato e cresciuto non lontano da quel parco, racconta il basket del Rucker fatto di sfide e soprannomi pirotecnici, uomini ruvidi e partite viste inizialmente dai pochi che passavano di lì, poi capaci di attirare migliaia di spettatori e infine trasmesse dalle TV nazionali. "Gli dei dell'asfalto" ha il ritmo di una gara punto a punto, giocata con sottofondo soul e hip-hop, mischiato al rumore della strada e a quello di una folla entusiasta in una calda sera estiva di Harlem, là dove lo sport sa farsi leggenda.