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Quando si dice Kalashnikov, la prima cosa che viene in mente è un'arma, di certo non il viso avvizzito ma ancora vispo dell'anziano inventore, Michail Kalashnikov. Nato nel 1919, Kalashnikov è stato l'uomo che ha ideato il terribile AK-47, un'arma responsabile della morte di milioni di persone, e che conta 100.000 esemplari sparsi in tutto il mondo. Quando ripensa alla sua invenzione, Michail dice che avrebbe preferito inventare un tagliaerba in quel lontano 1947, ma così non è stato. Oliver Rohe ricostruisce la vita di quest'uomo innamorato della sua Russia e ripercorre la storia dell'arma. Ma il libro non è solo questo: Rohe intreccia la storia del fucile d'assalto automatico alla storia mondiale, ovvero alle conseguenze che esso ha avuto negli ultimi 65 anni nei mille fronti in cui è stato utilizzato: Aghanistan, Sud America, Africa, ma anche dai narcotrafficanti di Marsiglia, dai gangster di Los Angeles e dalle mafie italiane. "La mia ultima invenzione è una trappola per talpe" è la storia di un uomo e di un'idea nata con l'intento di salvare il proprio Paese, ma che si è trasformata in tutt'altro. Un'idea sfuggita di mano che, con la sua violenza, ha travolto il mondo.