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«La nostra vita è meravigliosa, acciaccata e imperfetta, ma è stupenda ed è una sola». È il 12 Marzo 2020 quando queste parole invadono insistentemente i pensieri dell'autrice. E poi arriva lui, il Coronavirus. 66 giornate di racconti di una vita impegnata sul fronte della guerra che è scoppiata, della pandemia, della battaglia contro il nemico numero uno. Ma non in corsia. No. Nelle retrovie di una struttura ospedaliera dove si sta tentando di combattere un virus che miete vittime senza sosta. Al termine della giornata, sul campo di battaglia, Claudia deve fare i conti con altri combattimenti, altri nemici, altri avversari. Quelli interiori, profondi, eterni e indelebili. Un divorzio appena digerito, una malattia cronica a cui dover rendere conto ogni istante, una da poco scoperta incapacità di guardarsi allo specchio e una solitudine, in cui si avvolge come in una coperta, affollata solo da ricordi e da pensieri pervasivi, spesso deleteri, funesti, dannosi. Nonostante questo, però, l'autrice cerca con i suoi grandi occhi la bellezza nella bruttura, la gioia nella sofferenza, l'equilibrio nel disordine, la felicità nella malattia, senza retorica, né idilli mendaci...