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Felix, Gambadilegno, Tom. E ancora, lo Stregatto, Birba, Hello Kitty, Garfield. Senza dimenticare Posi e Nega, compagni di avventure di Creamy, fino ad arrivare a Grattacheccha dei Simpson, il Gattobus di Totoro, Simon's Cat e così via. Decennio dopo decennio, artista dopo artista, la storia dell'animazione, tra Oriente e Occidente, è ricca di gatti divenuti vere e proprie star ed entrati a pieno titolo nel patrimonio culturale internazionale. Tra piccolo e grande schermo, ogni gatto animato si è fatto testimone del suo tempo, adattando i propri comportamenti e simbolismi al momento storico. Così l'animazione ha ripreso la tradizione dei gatti magici, moltiplicando la loro immagine misteriosa, e li ha fatti divenire fidi consiglieri degli uomini. Al contempo, però, li ha raccontati come truffaldini, poco arguti, eterni nemici - pressoché sempre battuti - dei topi. Dotati di una sensibilità straordinaria, nel senso letterale del termine, ma anche eccessivamente ingenui, a seconda di esigenze e ispirazione, i gatti sono diventati concretizzazioni animate delle nostre debolezze e dei nostri desideri. Dai primi anni del Novecento fino ad oggi, la prima storia dell'animazione con la coda.