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Un ex buttafuori che, barcollando, imbianca mezzo tram di cocaina; una donna che svela i tradimenti del marito a bordo di un autobus stracolmo; una moldava che racconta come censurava sceneggiature in contrasto con il regime comunista. Sono solo tre dei trenta fulminanti racconti di "Calci in bocca alla romana", tutti veri, raccolti in una manciata di anni a bordo di mezzi pubblici a Roma, a Trieste e sulle tratte infinite su e giù per l'Italia. Storie quotidiane, annotate in fretta su taccuino, cellulare e brandelli di carta, che si snodano di giorno e di notte tra presenti brillanti e passati difficili, assieme a personaggi che reagiscono alla vita e ad altri che si ostinano a non volerla comprendere. Pubblicati inizialmente come post sul blog "Mezzinudi - L'Italia raccontata dai mezzi pubblici" e sul quotidiano online «Bora.la», questi racconti offrono una chiave d'accesso ironica e diretta a vite taciute, acquattate tra sedili d'autobus, scompartimenti di treni e fredde notti di sosta in autogrill.