Tab Article
Da venditore porta a porta a fondatore della catena Emmezeta, da attaccante nella squadra di paese a presidente del Venezia e poi del Palermo Calcio. Maurizio Zamparmi è il più classico dei self-made man. Ma certo non è uno qualunque: istrionico, energico, risoluto, folcloristico, carismatico, all'apparenza incostante. Per tanti troppo animoso, per chi lo conosce bene uomo d'altri tempi. Due mogli, quattro figli e dodici nipoti: questi i numeri dell'uomo. Quarantatre allenatori e trentacinque esoneri sono quelli, più noti, del presidente di calcio. Da Ferruccio Mazzola a Giuseppe Iachini, passando per Guidolin, Maifredi, Rossi, Gasperini, Mangia e tanti altri. Molti, e importanti, anche i direttori sportivi: dallo storico Foschi al tranquillo Permetti, dall'istintivo Sabatini ai giovani Sogliano e Panucci. Numeri folli? Un po' sì, ma il calcio, per Maurizio Zamparmi, è proprio questo: una magnifica, appassionante follia. Una storia d'amore per niente facile, ma ancora ben viva, quella che va avanti da dieci anni sotto il sole di Mondello fra il presidente più imprevedibile d'Italia e una tifoseria tra le più calde, appena ricompensata delta sua passione con l'immediato e trionfale ritorno in serie A.