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Lo studio intende arricchire il dibattito intorno all'impatto del razzismo biologico sulla politica estera di Mussolini e sulla contestuale diffusione della cultura italiana nei paesi nordici. L'ascesa politica e ideologica di Hitler, come è noto, mise in crisi il presunto primato universale della romanità nel mondo e, soprattutto, aprì la strada a profonde divergenze sul tema della superiorità della razza nordica. In questo senso, anche la diplomazia culturale dei due paesi alleati, Italia e Germania, tentò di raggiungere un compromesso attraverso la costruzione di un lungo asse culturale che si sarebbe dovuto estendere metaforicamente dal Mediterraneo al Baltico. Soprattutto alle più alte latitudini del vecchio continente, però, le contraddizioni del progetto fecero piegare l'Asse sino a spezzarsi.