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Pensato nell'orizzonte del 1967, il romanzo si svolge in tre tempi. La storia erompe dal corpo - dalle spoglie in una grotta - della donna che rappresenta ciò che di gravoso vi è nell'essere femmina, donna e madre. S'intreccia poi sulla figura del padre, nel contrasto tra il temerario opportunismo del patrigno e l'eroismo del genitore naturale perso nell'infanzia. Lorenzo rinviene il cadavere putrefatto di una giovane donna nella grotta del palazzo che ha ereditato dal patrigno. Indaga, risale agli anni della guerra, scopre verità insospettate, sgradevoli e dolorose. Gli hanno tenuto nascosta la tragedia familiare della morte del padre, la sua stessa identità ne è turbata. Il rimedio è un agire in cui tetragoni sono i moventi, ma il passato ritorna. Nulla accade per caso, tutto accade per caso. Sarà l'amico immaginario dell'infanzia - "il coraggioso Hendrik" - a ispirare al protagonista una decisiva strategia mentale per contrastare le avversità; ma in un momento di delirante e disperata coscienza intuisce di essere stato tenacemente se stesso "per non impazzire".