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Per le città d'Italia, tra i vicoli sassosi dei paesi, fischiano le bombe e le sirene annunciatrici di morte, cui fanno eco frane di macerie, passi concitati di chi cerca riparo. Ada scarpetta ogni mattina in fabbrica, puntuale, nel rituale di una normalità imposta dall'alto. Lei e le sue compagne sono tabacchine: infilzano le foglie di tabacco e le appendono alle travi del soffitto, attente a non scivolare giù, timorose forse più di perdere il posto che la vita, devono ritenersi - e si ritengono - fortunate, ogni lira è oro per una famiglia da sfamare. Ma Ada è diversa, è "nata al contrario", ostile alla sottomissione, alle ingiustizie di una società patriarcale e disumana. Condivide con le compagne il coraggio di sollevare la testa e alzare la voce, sono tutte pronte ad assumersi la responsabilità della protesta: pianificano uno sciopero, si organizzano, manifestano.