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Basta leggere il sottotitolo di Altrove per percepire la natura reale di ogni pagina; anime inquiete a causa dello scorrere del tempo, della mancata libertà, di un amore perduto. Emozioni al limite del tormento che crescono lentamente, nel loro inesorabile susseguirsi, e quasi rincorrersi, accompagnate da fotografie che fanno da contorno, da sfondo, riuscendo a creare un cordone che trascina dall'inizio alla fine. Montagne russe nelle sensazioni dei vari personaggi, che si alternano con le loro storie e il loro bagaglio, con sentimenti anche di rinascita che si susseguono a momenti di totale perdizione nel dolore. Una coperta di malinconia, con i barlumi di luminosità che emergono nell'unione tra poesia e immagine. Un viaggio alla scoperta della passionalità ferita e uno specchio sull'angoscia del nostro animo.