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In una piccola cittadina francese, Rachele, una pittrice famosa per i suoi ritratti scomposti, perde il marito a seguito di una malattia. La scomparsa è devastante, e ritrovare l'amore per la vita pare un'impresa impossibile. Nulla e nessuno, neanche i due figli, sembrano in grado di colmare quel buco che la morte le ha scavato nel cuore. I ricordi affiorano in modo tempestoso e non fanno che accrescere la sua sofferenza. Il presente è offuscato dal passato e il futuro diviene inimmaginabile: l'unica via d'uscita dal dolore è rimuovere il lutto e fingere che nulla sia successo. Inizia così un viaggio senza meta, affidato al fato, in cui Rachele porta con sé la sola cosa che sopravvive nel profondo della sua anima, il talento artistico. La misteriosa imprevedibilità della vita la condurrà nell'oblio esistenziale del popolo dei dimenticati, che prima la proteggerà dai ricordi ma poi la traghetterà verso la presa di coscienza e la rinascita. La scrittura di Silvana Turchi, evocativa e precisa, segue il viaggio emotivo di ognuno dei personaggi, testimoniandone tappe e umori.