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Compilare ossessivamente i diari dell'oblio col solo fine di fissare lo scorrere del tempo, imparare la tranquillità da un gatto con la passione per i riflessi, ricostruire lucidamente il momento della propria morte e il lento avvicinamento all'immaterialità: ciascuno dei protagonisti di questi racconti impara a proprio modo a fare i conti con la coscienza. sono persone comuni, uomini e donne, ma anche personaggi storicamente esisti, più o meno insoddisfatti dall'esistenza. Si muovono in uno scenario distopico, dove il sogno diventa un pianeta forgiato dall'immaginazione e la vita quotidiana pura apparenza, costantemente in bilico fra il ricordo della realtà e la necessità di fuggire da essa. Lorenzo Hofstetter indaga gli spazi più remoti dell'animo umano, immaginando tredici episodi della vita interiore. Contrapponendo la dimensione psichica a quella materiale, l'autore affida a "narratori incoscienti" il compito di trovare nessi logici, ma anche emotivi, fra le creazioni dell'intelletto e l'esperienza sensibile del mondo, in cui la percezione di ciò che è può facilmente essere alterata dall'ingannevole filtro di uno specchio.