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I Solidi elaborati da Cesare Leonardi all'inizio degli anni Ottanta sono una sperimentazione formale che non ha precedenti nel panorama del design italiano. Questo progetto è incentrato sul riutilizzo dei pannelli in multistrato di legno, impiegati per le casseforme delle strutture in cemento armato, come unico materiale per la realizzazione di una varietà di oggetti ad uso domestico. Sebbene vi si possa riconoscere in questo progetto un antesignano degli attuali processi di progettazione fondati sul re-cycle e il self-made, è necessario rileggere quest'esperienza progettuale come una ricerca artistica sull'elaborazione della forma-oggetto mediante l'uso del disegno. I tracciamenti eseguiti da Cesare Leonardi sulle tavole di multistrato, potrebbero essere intesi come quadri astratti che si trasformano in sculture mobili quando la materia si stacca dalla superficie e mediante il movimento viene riorganizzata nello spazio tridimensionale. Il passaggio dalla bidimensionalità del quadro, che contiene una profondità concettuale oltre che spaziale, alla tridimensionalità plastica dell'oggetto scultoreo pone degli interrogativi sul ruolo assunto dal disegno in questo processo figurativo.