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La presente monografia intende presentare per la prima volta ad un pubblico italiano il pensiero di Carl Immanuel Diez (1766-1796) ed il ruolo che esso ha svolto nel contesto della genesi dell'Idealismo tedesco a Tubinga. Diez fu Repetent (una carica accademica simile all'attuale assistentato universitario) nello Stift ducale proprio durante la permanenza tubinghese dei giovani Hegel, Schelling ed Hölderlin. Critico tanto nei confronti della teologia e della religione cristiana quanto insoddisfatto dei tentativi reinholdiani di fondazione della filosofia trascendentale, Diez, portando ad esiti estremi il criticismo kantiano, ebbe modo di determinare i successivi sviluppi della filosofia protoidealistica. Lo stesso Reinhold modificò il proprio sistema alla luce delle obiezioni dieziane, dando così il la all'avvento del fichtismo, mentre tracce consistenti dell'operato di Diez (come di letture platoniche e spinoziane) sono ravvisabili nella primissima produzione filosofica di Schelling ed Hegel, la cui comprensione appare indispensabile per il corretto intendimento dei sistemi di pensiero che elaboreranno in seguito.