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In un immaginario paesino della provincia di Messina, chiamato Cariddi, è tempo di elezioni comunali. I due candidati sono Giuseppe Saglimbeni, soprannominato Contati-le-dita perché ritenuto capace di fregare il prossimo anche con una semplice stretta di mano, e il professor Italo Bosco, severissimo e integerrimo insegnante in pensione, noto per aver bocciato mezzo paese. La campagna elettorale si svolge senza esclusione di colpi: improbabili nuovi movimenti, tradimenti, affari loschi. Come una perfetta commedia all'italiana, questo romanzo è il ritratto divertente, impietoso, a tratti commovente di un pezzo d'Italia che ancora esiste, e forse esisterà sempre. È soprattutto l'immagine di un Sud non da cartolina, splendido e corrotto, sensuale e meschino, in cui l'affarismo a ogni costo si incontra con una cultura umanistica che ormai è solo parodia di se stessa.