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"Siamo soliti rapportare le ombre a una dimensione oscura e cupa dell'esistenza, talora torbida o inquietante. Tutto ciò è prova di come la semantica abbia subìto un grave processo di traviamento della parola, di vera e propria usurpazione della sua identità naturale. Si pensi invece a questo libro come una riappropriazione di una propria luminosa identità che declina nelle sue infinite ombreggiature e chiaro scuri. C'è chi a ragione definisce la malinconia come il più credibile dei sentimenti umani, ecco che le ombre sono qui uno dei più credibili volti della luce." (Mattia Leombruno, Presidente Fondazione Mario Luzi - www.marioluzi.it)