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"'Apnea' è una raccolta poetica che sonda e scandaglia gli abissi delle profondità umane. In questa apnea, appunto, il respiro viene sospeso e lo sguardo si getta senza fine, al fondo delle cose, vi cade dentro fino a posarsi, vi precipita ed inabissa. Ma poi torna in riemersione ed a fior di pelle o sul pelo d'acqua, sul filo radente delle parole, riporta alla luce i preziosi ritrovamenti del proprio cuore oceanico. Walter Tripi vive in sé una esperienza testimoniale ed iniziatica che appunta dettagliatamente nei versi. Talora ci è imposto dalle leggi della vita di avere una sospensione, di astenerci dal controllo materiale dettato da noi stessi, di far cedere e cadere ogni resistenza emotiva e mentale, il nostro io bellicoso, di placare la nostra ostinata fame di vittoria e semplicemente abbandonarsi e trattenere il fiato; avere clemenza di sé per non morire di asfissia. Questo tempo di benevolenza personale, di piena e caritatevole indulgenza verso noi stessi, ed umana comprensione, è una attesa benefica, di messa in relazione con l'altro che ci dimora, e può essere veramente un tempo nuovo e lieto per le nostre vite." (Mattia Leombruno)