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Il dolore ha sempre afflitto l'uomo ed è uno dei problemi più importanti della medicina. Nonostante la scoperta degli anestetici e l'introduzione dei farmaci antidolorifici steroidei e non steroidei, il trattamento della sofferenza fisica rimane ancora oggi una meta lontana, soprattutto in campo oncologico. Questo libro racconta in due volumi la storia del dolore nella medicina occidentale, partendo dall'antichità fino alla metà dell'Ottocento. Oltre a fornire curiosi e interessanti approfondimenti etimologici, questo primo volume documenta i periodi preistorico, greco e romano, per giungere al medioevo, con le tradizioni mediche monastiche, bizantine e arabe, e la nascita della scuola medica salernitana e delle prime università. Sono esaminate le scuole e le principali figure mediche che hanno contribuito alla conoscenza e alla caratterizzazione del dolore e del suo trattamento. In particolare, è stato dato un rilievo maggiore al dolore strettamente fisico, dovuto a malattie e traumi che affliggono il corpo. La sofferenza psichica e il dolore contemplato in ambito religioso e filosofico è stato considerato limitatamente a quegli aspetti importanti per una contestualizzazione del pensiero storico e scientifico. Una ricca iconografia accompagna il testo, con l'intento di documentare più compiutamente la ricerca svolta. Ritratti di personaggi e immagini di frontespizi di libri, manoscritti antichi, piante medicinali, apparecchiature e strumenti medici aiutano a comprendere meglio il lungo cammino del progresso umano nel tentativo di dominare e sconfiggere la sofferenza fisica. Il lavoro è stato condotto consultando la letteratura scientifica sull'argomento e numerose opere originali.