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L'idea della comunità, costruita in opposizione a quella della società, offre una rappresentazione sintetica e semplificata del mutamento sociale come affermazione esclusiva della società. Della comunità rimane solo una nostalgia, un sentimento di "mancanza" o di perdita. Nostalgia, mancanza, perdita di una comunità immaginata. L'unica rappresentazione della comunità di cui generalmente disponiamo prevede l'appartenenza e l'appropriazione comune, il luogo e i confini, la norma e l'integrazione sociale. Se questi caratteri vengono meno, restiamo senza un pensiero della comunità. Tuttavia la comunità non muore quando vengono a mancarle uno o più tratti che siamo soliti considerare indispensabili. Nel tempo della sua morte presunta, la comunità rivela aspetti poco conosciuti, talvolta nascosti, come la temporaneità e l'inesattezza della struttura delle relazioni (spesso "senza misura" e "senza prezzo"), l'ospitalità-apertura come sua dimensione costitutiva, le forme sui generis della reciprocità e il mutuo riconoscimento simbolico, il potenziale conflittuale nei confronti degli assetti sociali dominanti. Sono questi tratti che rendono oggi riconoscibile un contesto sociale animato dal Gemeinsinn, dal senso della comunità. Quello spirito ha fatto nascere e ha consolidato gruppi, movimenti, organizzazioni, i quali hanno costruito "reti" e connessioni per il perseguimento di obiettivi orientati alla valorizzazione di ciò che è comune.