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L'Archivio di Stato di Pisa ha organizzato, insieme agli Archivi Dipartimentali della Corsica, a Bastia ed Ajaccio, la prima grande esposizione itinerante sui rapporti fra due regioni del Mediterraneo unite dalla geografia e divise dalla storia, che ora, nella nuova realtà europea, possono ritrovare le loro matrici comuni. Nel catalogo sono descritte vicende di amicizia, alleanza, accoglienza reciproca nei momenti difficili (guerre, rivoluzioni, crisi economiche ecc.), scambi commerciali, culturali e sostegno sociale, oltre a lingua, religiosità, usi e tradizioni popolari strettamente connessi. Si parte dal Medioevo, quando Pisa ottenne un precario potere sull'isola (come su una vasta area del Mediterraneo), conteso ed infine strappato da Genova, la quale tuttavia non poté mai spezzare il profondo legame fra còrsi e toscani, rafforzato nel tempo dalla lotta contro i nemici comuni - come i pirati o i vari tiranni - per arrivare all'800, quando la cultura delle due aree, alimentata dalla passione politica, dall'ambiente universitario pisano e dai circoli letterari còrsi e toscani, troverà la massima convergenza nell'ideale risorgimentale. Vicende accompagnate anche da una forte emigrazione in entrambi i sensi e, negli ultimi secoli, soprattutto da quella, poco conosciuta, dei lavoratori stagionali toscani verso le montagne della Corsica.