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Oggetto di questo libro è una tra le molte possibili storie che videro protagonista una grande città mediterranea. Pisa, nei secoli XI e XII. È la storia della cultura grafica di quella città, ripercorsa attraverso l'esame delle sottoscrizioni autografe apposte in calce ai documenti pubblici e privati. È un tentativo di ricostruire quel filo che lega le singole situazioni di scrittura e di valorizzarle nella loro specificità di fonte storica. I tre punti, distinti ma complementari, da cui muove questo studio sono lo scrivere, e cioè gli usi, le funzioni della scrittura, le pratiche sociali dello scritto; le scritture, intese come tipologie grafiche insegnate e diffuse ai vari livelli: e infine gli scriventi, gli uomini, cioè, che fecero uso dello strumento grafico, personalizzandolo e rendendolo vivo, adoperandolo nella vita di ogni giorno, in circostanze e maniere diverse, per rispondere alle esigenze più disparate. L'indagine materiale delle testimonianze fa emergere un quadro movimentato e complesso, in cui la scrittura ebbe un ruolo di assoluta centralità sia nella sua dimensione pratico-comunicativa sia in quella simbolica.